Anche AdaCon Asti Cuneo partecipa al progetto nazionale “InclusivHub” appena presentato a Roma. Nel primo incontro è stata stipulata l’Ats (Associazione temporanea di scopo per il progetto) che si pone l’obiettivo di produrre un impatto positivo e concreto sul tessuto sociale in tutta Italia, puntando ad affrontare tematiche critiche e centrali: l’inclusione sociale, l’integrazione intergenerazionale, la promozione di un benessere collettivo e trasversale, la riduzione del divario digitale e il potenziamento delle competenze del Terzo Settore. L’idea a fondamento del progetto è quella di creare dei centri, dall’inglese Hub, che abbiano la funzione di di essere punti di riferimento per l’intera comunità sviluppando attività per giovani (18-30), anziani (+65) e persone a rischio di marginalizzazione sociale, nella prospettiva di una maggiore inclusione e coesione generale.
Alla prima riunione, tra i segretari delle Ada di tutta Italia, era presente la nostra segretaria AdaCon Asti Cuneo, Maria Teresa Berta. “Credo che questo progetto, della durata di 18 mesi, attraverso corsi e attività, rappresenti un ottimo modello utile a sviluppare l’integrazione e la coesione sociale” sottolinea la segretaria Maria Teresa Berta.

I corsi
I corsi, erogati in modalità mista, offrono conoscenze sul Terzo settore, dalla cooperazione sociale alla gestione delle Ets, con focus su inclusione, sostenibilità e progettazione partecipata. Un modulo sarà dedicato all’alfabetizzazione digitale per gli anziani e al potenziamento delle competenze tecnologiche dei giovani con l’obiettivo di ridurre il digital divide e integrare le tecnologie emergenti nell’operatività degli Ets. La formazione non solo favorisce l’incontro fra le generazioni ma promuove una nuova figura: il trasformatore sociale, che mira all’accoglienza, all’integrazione e alla crescita dell’individuo in difficoltà, rafforzando in questo modo la capacità di coinvolgimento della società stessa di chi si trova in condizione di marginalizzazione sociale. Successivamente i partecipanti applicheranno le competenze acquisite sul campo mediante esperienze pratiche del Terzo Settore, partecipando a iniziative concrete come l’organizzazione di attività aperte a tutti e tutte con particolare attenzione all’inclusività verso le categorie vulnerabili.
Le attività
Le attività, condotte nelle sedi territoriali dell’Ada Nazionale Odv e dell’Uniat Aps (Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio), includeranno palestre di comunità, percorsi di inclusione degli ipovedenti, percorsi di sostegno psicologico attraverso gruppi di auto-mutuo aiuto, corsi di cucina tradizionale e workshop di teatro. Il progetto, basato sull’esperienza dell’Ada Nazionale Odv e dell’Uniat, potenzia le precedenti sperimentazioni di orti e botteghe solidali, creando centri sociali polivalenti che promuovono un’integrazione trasversale attraverso la socializzazione.