L'INCONTRO

Curarsi è diventato un lusso. Cestari, UilP Piemonte: “Più medici e infermieri per ridurre le liste d’attesa”

Le richieste della UilP in vista dell'incontro con il presidente Cirio. In Consiglio anche il segretario nazionale Carmelo Barbagallo

Una Sanità più equa, attenta ai diritti degli anziani, con liste d’attesa ridotte, più posti letto e personale per sviluppare la cura delle persone diffusa sul territorio e accessibile a tutti. Questa in estrema sintesi è la visione del segretario della Uil Pensionati Piemonte, Lorenzo Cestari, e del segretario della Uil Piemonte, Gianni Cortese, intervenuti questa mattina durante il consiglio regionale della UilP Piemonte nella sede di via Bologna 11 a cui ha partecipato anche il segretario della Uil Pensionati Nazionale, Carmelo Barbagallo.

Il sindacato esporrà le proprie istanze direttamente al presidente del Piemonte Alberto Cirio, il prossimo 17 aprile.

“Stanno venendo meno i diritti sulla Sanità che è molto critica in una regione come la nostra in cui le difficoltà di bilancio giustificano molte cose sempre a scapito dei cittadini. Non vedo grandi iniziative reali che pongono la sanità alla base. Per me è la prima voce necessaria se si vuole una coesione sociale”. Lo ha detto il segretario UilP Piemonte, Lorenzo Cestari in apertura del Consiglio: “In questi anni – ha aggiunto – qualcuno ha fatto in modo che il pubblico non lavorasse favorendo così il privato. Non si può pensare di arrivare al punto di scegliere se curarsi o mangiare. Ci auguriamo pertanto che il presidente Cirio faccia in modo di implementare il numero di medici e infermieri, così da ridurre le eterne liste di attesa che al momento obbligano troppo spesso gli anziani a rivolgersi alla sanità privata per curarsi”.

Il segretario UilP Piemonte ha poi affrontato il tema del Pnrr e della Sanità territoriale: “Abbiamo riposto una fiducia smisurata sul Pnrr ma negli anni hanno chiuso semplicemente gli ospedali più piccoli senza lo sviluppo di una rete di sanità territoriale. Abbiamo migliaia di posti letto in meno, sappiamo che in Piemonte ci sono 12 case di comunità in ritardo, alcune non sono neanche iniziate e in altri casi è stato solo cambiato il nome oppure non sono stati proprio previsti i fondi. Riceviamo inoltre molte segnalazioni dai consorzi che non sono in grado di funzionare. Qualcosa deve cambiare”.

Il segretario generale della Uil Piemonte, Gianni Cortese, in vista dell’incontro con Cirio, ha espresso la volontà di “voler ridurre le liste di attesa. Le case di comunità senza il personale – ha sottolineato – saranno gusci vuoti, quindi è necessario aumentare il numero di medici e infermieri, ciò vuol dire aprire gli accessi all’università”.

Il segretario della UilP nazionale, Carmelo Barbagallo ha infine domandato “come fare a evitare che la Sanità pubblica si trasformi sempre più in Sanità privata? Bisogna fare in modo – ha spiegato – di parlare con tutti e di proporre delle piattaforme che sostengano i valori della sinistra sociale. Altrimenti un sindacato che diritti potrebbe mai rivendicare per i suoi rappresentanti?”.

Carmelo Barbagallo, segretario Uil Pensionati Nazionale