“Il percorso di ritiro delle licenze ai commercianti che non pagano la Tari, appena aumentata del 6,7%, è complessa considerando la situazione di difficoltà in cui molti si ritrovano a lavorare dopo il Covid. È necessario invece un maggiore impegno nel controllo e nel recupero dell’evasione in modo da non pesare sempre sui soliti noti”. A dichiararlo è il segretario Uil Pensionati Piemonte, Lorenzo Cestari, in merito alla linea dura proposta dal Comune che prevede il recupero dei crediti evasi ed esigibili come richiesto dalla Corte dei conti. È stimato un buco di 700 milioni comprensivo di altre imposte comunali e multe.
“Se si vogliono recuperare i crediti evasi – propone Cestari – si pensi piuttosto a un piano di rientro per gli esercenti, mercatali compresi, che siano effettivamente in difficoltà, in modo tale che possano continuare a lavorare e a tenere aperta la propria attività scongiurando, tra l’altro, la desertificazione commerciale che rischierebbe di allargarsi ulteriormente”.