Si è svolta oggi 24 maggio, l’audizione dell’intergruppo parlamentare sull’invecchiamento attivo, organizzata dall’Onorevole Elena Carnevali e dalla Senatrice Anna Maria Parente, alla quale hanno partecipato Spi, Fnp, Uilp.
Per la Uil Pensionati è intervenuta la Segretaria nazionale Francesca Salvatore.
Secondo la Segretaria, l’invecchiamento attivo e in buona salute è un tema importantissimo che deve essere messo al centro dell’agenda politica del Paese, anche in considerazione del libro verde varato recentemente dalla Commissione Europea e su cui si è aperta una consultazione pubblica da poco conclusa.
Si deve diffondere la cultura di corretti stili di vita in quanto per invecchiamento attivo si intende una moltitudine di azioni e politiche per permettere a un numero sempre maggiore di persone di invecchiare attive ed in buona salute.
Per questo è importante incardinare in Parlamento l’iter per l’approvazione di una Legge nazionale sull’invecchiamento attivo.
Parlare di invecchiamento attivo significa discutere dei temi in campo lavorativo e previdenziale, nel settore dei servizi sociosanitari e in quello della salute.
Per questo è necessario guardare ad un nuovo sistema di welfare sulla base dei principi della coesione sociale, intergenerazionale e della riduzione delle disuguaglianze territoriali e di genere.
Vanno riaffermati con forza i valori della centralità della persona, della libertà, della solidarietà e dell’uguaglianza.
Fondamentale è riaffermare il valore della prevenzione, perché la prevenzione è avere cura di sé stessi, dei propri cari e dell’ambiente in cui si vive.
Le regole per una buona prevenzione sono poche e chiare e le possiamo riassumere così: mantenere uno stile di vita sano, fare attività fisica.
Per questo diventa fondamentale imparare sin dall’infanzia alcune buone abitudini quotidiane, quali le sane abitudini alimentari e l’importanza di svolgere con regolarità l’attività fisica.
Sottolineiamo l’importante ruolo che viene svolto dalle parti sociali nel consentire alle persone anziane di condurre una vita attiva e in buona salute.
È importante, dunque, valorizzare il ruolo del Sindacato dei pensionati, ruolo strategico e centrale per dare le giuste risposte al tema invecchiamento attivo.
Ma invecchiamento attivo ed in buona salute significa anche sostenere politiche volte alla flessibilità dell’età pensionabile e a garantire un importo dignitoso delle pensioni.
Giudichiamo negativamente il fatto che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) non ci siano interventi sufficienti per garantire il diritto all’invecchiamento attivo ed in buona salute. Nel Pnrr mancano inoltre interventi volti a combattere l’esclusione digitale delle persone anziane. A nostro avviso, si sarebbero dovute utilizzare una parte delle risorse europee per favorire l’apprendimento permanente, finalizzato all’acquisizione di conoscenze che permangono nel tempo e necessarie a ogni cittadino per riuscire a inserirsi all’interno dell’ambito sociale, anche attraverso un grande piano nazionale di alfabetizzazione digitale della popolazione, soprattutto quella anziana.